
Dopo quarantasette anni si è alzato il sipario del Mandanici, rinato dalle sue ceneri come l’Araba Fenice. Sabato 6 dicembre 2014 diventerà una data storica per Barcellona Pozzo di Gotto, che ha visto la riapertura del suo teatro con la stagione teatrale. Il vecchio Mandanici, lambito da un incendio il 31 maggio 1967, che non danneggiò le strutture portanti ma soltanto il tetto in legno e parte dei palchi anch’essi in legno, fu demolito alcuni anni dopo non senza polemiche. In occasione della demolizione, sotto la ruspa caddero anche la torretta con l’orologio collocato tra il teatro e l’ex Monte di Pietà, e parte dello stesso ex Monte, entrambi non colpiti dall’incendio.

Lo spettacolo d’apertura, “ConcertOpera”, prodotto dal Teatro di Messina, ha proposto una rassegna di sinfonie e cori da opere liriche italiane, eseguite dal coro Francesco Cilea di Reggio Calabria, diretto da Bruno Tirotta, e dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, diretta da Gian Rosario Presutti. L’inizio, doveroso, con un omaggio a Placido Mandanici (Barcellona 1799-Genova 1852). E’ stata eseguita la Sinfonia da Il Buontempone di Porta Ticinese, considerata l’opera più importante di Mandanici, andata in scena per la prima volta alla Scala di Milano il 16 giugno 1841 e per il successo ottenuto replicata per sette sere. Si tratta di un melodramma buffo in tre parti, su libretto di Calisto Bassi, dedicato alla contessa Giulia Samoyloff nata Pahlen. (Per la trama del melodramma e i giudizi critici cfr. il testo fondamentale di Gioacchino Grasso, Placido Mandanici, Ila Palma, Palermo, 1991, alle pp. 77-84). La serata è proseguita con l’Ouverture della Gazza ladra di Rossini; Chi del Gitano dal Trovatore di Verdi; Preludio, Noi siamo le zingarelle e Coro dei Mattadori dalla Traviata di Verdi; ancora Verdi con Ouverture, Gli arredi festivi e Va pensiero dal Nabucco.

Nel foyer del Mandanici, oltre al disegno del prospetto del vecchio teatro, mai realizzato, la cui copia è stata donata dal Museo Cassata, ed era già esposta dall’inaugurazione del 2012, sono stati esposti tre pannelli illustrativi, con testi, documenti e foto. Il primo si riferisce al vecchio Mandanici, il secondo riguarda la storia del nuovo teatro fino all’inaugurazione a cantiere aperto del 1986, e il terzo il completamento della struttura. Fanno parte del più ampio progetto “Demone Teatro”, promosso dalla Soprintendenza di Messina e dall’Ordine degli Architetti di Messina. Quando il progetto sarà completato saranno esposti in mostra a Messina assieme a quelli di altri teatri.
Nel Teatro, mischiati al pubblico, le sagome di quattro personaggi barcellonesi: il regista Michele Stilo, che tanto parlò della ricostruzione del teatro, Alessandro Manganaro, collaboratore di Stilo nel mettere in scena spettacoli teatrali, l’artista Iris Isgrò, il quale immortalò in un dipinto l’interno del vecchio Mandanici, e il professore Aldo Ginebri. A corredo di tutto, l’associazione Genius Loci ha realizzato, col patrocinio del Comune, un pannello informativo, che si aggiunge ai sette già esistenti, collocato all’ingresso della Villa Primo Levi, con descrizione e foto della Villa, del Monumento a Sebastiano Genovese e del Nuovo Teatro.
Nuovo teatro Mandanici,
inaugurazione 31 Marzo 2012
di
Marcello Crinò

Un particolare ringraziamento agli Autori "SoloVideoSeba" per aver realizzato
il video sulla storia del Teatro Mandanici.